Rispetto per l’ambiente, per il principio di non discriminazione e attenzione alla tutela dell’immagine, del decoro e del prestigio della PA. Utilizzo dei social network.
Con il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici maggiore attenzione per l’ambiente, pieno rispetto del principio di non discriminazione nei luoghi di lavoro, attenzione alla tutela dell’immagine, del decoro e del prestigio della PA, e dell’utilizzo dei social network da parte dei dipendenti.
Il Consiglio dei ministri il 1° dicembre scorso ha approvato il nuovo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62.
Lo schema del nuovo DPR è stato adottato in attuazione di quanto previsto dal decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, cosiddetto “Pnrr2”, ed integra gli elementi costitutivi della Milestone M1C1-58 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, di riforma della pubblica amministrazione.
L’obiettivo deve essere raggiunto entro la scadenza del primo semestre di quest’anno.
Lo schema segue le direttrici di riforma del Pnrr ed in coerenza con questo aggiorna il Codice di comportamento vigente dal 2013, al fine di adeguarlo al nuovo contesto socio-lavorativo e alle esigenze di maggiore tutela dell’ambiente, del principio di non discriminazione nei luoghi di lavoro e a quelle derivanti dall’evoluzione e dalla maggiore diffusione di internet e dei social.
Con la revisione del Codice di comportamento prosegue la strada già tracciata per una riforma di una pubblica amministrazione che, come non ha mancato di sottolineare il Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, sia a livello centrale che territoriale, costituisce una infrastruttura strategica per lo sviluppo del Paese, impegnata com’è nella realizzazione dei progetti del Pnrr.
In questo contesto non si può prescindere dalla valorizzazione delle persone che lavorano nell’interesse collettivo e dalla responsabilizzazione delle stesse.
Valorizzazione e responsabilizzazione sono, infatti, leve indispensabili per la crescita dei lavoratori e delle organizzazioni.
Il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è previsto dall’art. 54 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – Norme generale sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.
Lo stesso assicura la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico, con disciplina ed onore.
Deve contenere una specifica sezione dedicata ai doveri dei dirigenti nonché il divieto per tutti i dipendenti di chiedere o di accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità, in connessione con l’espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d’uso, purché di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia.
L’art. 4 del citato decreto legge n. 36/2022 ha introdotto un comma 1 bis all’art. 54, con la previsione di un’apposita sezione dedicata al corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte dei dipendenti pubblici.
In quest’ambito la finalità è anche quella di tutelare l’immagine della pubblica amministrazione.
Il Codice di comportamento è approvato con decreto del Presidente della Repubblica, sulla base di uno schema predisposto, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione, con deliberazione del Consiglio dei Ministri e previa intesa in sede di Conferenza unificata.
Stesso percorso per le modifiche e gli aggiornamenti.
Le violazioni al Codice costituiscono illecito disciplinare e rilevano ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogni volta che le stesse siano collegate a mancanza di osservanza di doveri, obblighi, leggi o regolamenti.
Ciascuna pubblica amministrazione, inoltre, definisce un proprio codice di comportamento, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione (comma 5, art. 54 citato).
Le modifiche al Codice del 2013 contengono rilevanti e significative innovazioni, in ottica di ammodernamento ed efficientamento della PA.
Il testo del nuovo codice contiene norme ad hoc sull’utilizzo delle tecnologie informatiche, con possibilità di ciascuna PA di fare accertamenti e verifiche finalizzate al corretto uso delle stesse da parte dei dipendenti, anche nell’ottica di preservare la sicurezza dei sistemi informatici, nella piena tutela della riservatezza dei lavoratori del pubblico impiego.
La finalità è inoltre, come detto, quella di proteggere l’immagine della PA, tanto che qualcuno ha parlato di “galateo social” per i pubblici dipendenti.
I dipendenti sono inoltre chiamati ad una maggiore attenzione per l’ambiente, attraverso la riduzione dei consumi energetici e delle risorse idriche, a preservare il più possibile i materiali e le risorse fornite dall’ente pubblico per lo svolgimento dei propri compiti, a ridurre la produzione dei rifiuti ed a favorire il riciclo.
I dipendenti sono tenuti a tenere dei comportamenti sempre rispettosi, evitando atteggiamenti discriminatori.
Devono astenersi da commenti lesivi o in grado comunque di screditare l’immagine della PA, anche nell’utilizzo di internet e dei social network.
Viene raccomandato un comportamento idoneo alla piena soddisfazione dell’utente e volto il più possibile a limitare gli adempimenti burocratici.
I dirigenti con le nuove norme avranno l’obbligo di formare e curare la preparazione di ogni singolo collaboratore.
E’ una responsabilità non solo finalizzata alla crescita professionale ma anche e soprattutto a rendere immediata la formazione e lo sviluppo, onde favorire il buon andamento della PA, in ossequio al principio sancito dall’art. 97, comma 1, della Costituzione.
Per queste ragioni il Ministero della pubblica amministrazione, con l’introduzione delle nuove norme intende puntare sulla misurazione della performance dei lavoratori pubblici, con rifermento al grado di raggiungimento dei risultati ed alla condotta a livello organizzativo.
Nel decreto adottato dal Consiglio dei ministri è infine previsto un ciclo formativo, con specifico riferimento alle materie dell’etica pubblica e del comportamento etico nelle pubbliche amministrazioni.
Avv. Andrea Mercurio
Funzionario legislativo Consiglio regionale della Basilicata
Presidente Nucleo di Valutazione Comune di Potenza.